Un medico americano, il dottor David S. Ludwig, ha scritto un libro intitolato Always Hungry? (Sempre Affamato?) in cui spiega tutte le sue ricerche sulle calorie per cui mangiare meno e muoversi di più per dimagrire non funziona sul lungo periodo ed è meglio non concentrarsi sulle calorie vere e proprie, imparando invece a nutrirsi in modo corretto, perché cibi cattivi non esistono ma ci vuole il giusto mix tra qualità e quantità.
Partiamo dalla situazione tipo quotidiana: la pausa pranzo.
Nel menù consigliato ci sono proteine animali e vegetali (da carne, pesce, uova e tofu), verdure condite con un filo di olio d'oliva, insalata, fagioli con una piccola porzione di cereali integrali, eventualmente anche una zuppa e, come dessert, frutti di bosco con cioccolato fondente e noci.
Se invece facciamo un salto al supermercato, procuriamoci frutta secca, uova sode e formaggio, oppure salmone affumicato con pomodori e cream cheese, oltre a yogurt greco al naturale, mirtilli, aglio, e ancora hummus con le verdure crude tagliate a pezzetti (carote, pomodorini, sedano, peperoni).
Infine, se piacciono le insalatone, componiamo pollo, tonno, tofu, salmone affumicato, sardine, uova sode, verdure, noci, avocado, legumi, olive, formaggio tagliato a pezzettini, cereali come grano o quinoa.
Si può anche mangiare una zuppa che non contenga patate e per dessert frutta a piacere.
Ebbene sì, anche la pizza non è vietata se si sta a dieta.
Ogni 15 giorni ci si può concedere una gustosa pizza, a patto di sceglierne una non troppo pasticciata, meglio se senza formaggio (marinara, napoletana, vegetariana, con pomodoro e rucola) e di consumare all'inizio del pasto una porzione abbondante di insalata mista o di verdure grigliate pochissimo condite (appena un filo d'olio).
La dieta mediterranea ci viene in aiuto per mantenerci in salute: quindi pesce, pollo, carne (non panata), piatti di verdure condite con olio o caprese; un alternativa, alcune pietanze tipiche della cucina greca come l'insalata greca, l'hummus (non mangiato con la pita ma con verdura cruda fresca), il tabbouleh a base di bulgur, le olive e la feta.
Se rimane spazio per il dessert si può mangiare lo yogurt greco senza zucchero con aggiunta di frutta o di una goccia di miele.
Per quanto riguarda le cucine asiatiche, piatti a base di curry, sia carne che tofu, senza riso, così come il sashimi, insieme a verdure saltate in padella, zuppa di miso, riso integrale, e come dessert si può mangiare tutta la frutta che più piace.
Sono due i piatti che solitamente si trovano al ristorante messicano: le fajitas e il burrito.
Per mangiare le fajitas si possono usare foglie di lattuga al posto delle tortillas; mentre per il burrito, sempre senza tortillas, gli ingredienti del ripieno del piatto sono fagioli, pollo, verdure, formaggio, lattuga, pomodoro e panna acida.
Si può aggiungere anche una zuppa di fagioli neri o il chili, con panna acida e formaggio a piacere, e il riso integrale.
Per mangiare il guacamole, invece, si può usare verdura cruda (cetrioli, ravanelli, finocchi). (fonte Gioia.ithttps://www.gioia.it)
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